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Trento, 24 maggio 2006
LAGO D’IDRO: CHE COSA STA FACENDO
LA PROVINCIA DI TRENTO PER LE SUE ACQUE?

Interrogazione a risposta scritta presentata da Roberto Bombarda
consigliere provinciale dei Verdi e democratici per L’Ulivo

Il 30 gennaio 2006 l’avvocato Franco Mellaia del Foro di Bolzano, agendo per conto del Coordinamento delle Pro Loco del Lago d’Idro, ha presentato un atto di messa in mora, di interpello e di accesso nei confronti del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, della Provincia autonoma di Trento, della Regione Lombardia e della Provincia di Brescia. Tale atto è stato successivamente notificato dall’Ufficiale giudiziario ai soggetti in indirizzo.

Per quanto riguarda la Provincia di Trento, il Coordinamento ha diffidato il presidente della Provincia a porre in essere le attività volte a:

a) controllare e regolare il regime degli afflussi (e così in magra, in morbida e in piena) al Lago d’Idro;

b) controllare e regolare i trasferimenti d’acqua nel bacino recapitante nel Lago d’Idro, in particolare imponendo e facendo osservare i deflussi minimi vitali alle singole opere di presa e di derivazione, con l’imposizione per le singole utenze, in corrispondenza dei punti di prelievo e di restituzione ove presente, degli strumenti misuratori (e registratori) (…);

c) controllare e regolare la revisione in minus, per la generale compatibilità ambientale, dei prelievi dei concessionari di grande derivazione a scopo idroelettrico, operando in modo che siano garantite le portate di DMV a valle dei serbatoi di regolazione (…);

d) controllare e regolare (…) le altezze di ritenuta nei serbatoi a servizio di impianti di grande derivazione a scopo idroelettrico (…);

e) controllare e regolare le derivazioni, specie quelle irrigue (…) nel senso orientato al risparmio idrico mercé l’introduzione (…) delle moderne metodiche di irrigazione in una con il controllo delle effettive plaghe agricole e relative superfici;

f) garantire la naturalità nonché l’armonico sviluppo e vita del SIC IT 3120065 in territorio del Comune di Bondone.

Con lo stesso atto è stata formulata istanza formale di accesso nei confronti della Provincia autonoma di Trento, “al fine di acquisire ogni documentazione afferente alla questione sul tappeto, sotto tutti i profili di competenza provinciale, ed in particolare ogni documentazione comunque attinente:

g) ai dati idrologici raccolti nelle stazioni di misura del bacino recapitante nel Lago d’Idro, ai fini del bilancio degli afflussi;

h) ai titoli concessori (e relativi disciplinari) e/o comunque abilitanti le derivazioni sull’asta del fiume Chiese e del torrente Caffaro (…);

i) ai dati idrologici (…) relativi alla determinazione del livello di piena ordinaria afferente al Lago d’Idro e risalenti a periodo anteriore alla regolazione ovvero dati e/o elementi correlati alle pregresse rilevazioni compiute sul lago a regime naturale (…).

Nel frattempo sono stati resi noti dall’ASL numero 12 della Valle Sabbia, in Provincia di Brescia, i dati sulla qualità delle acque del Lago d’Idro. Tutte le 17 spiagge bresciane (10 in territorio del Comune di Idro, 2 a Bagolino e 5 ad Anfo) sono state “precluse” alla balneazione. La situazione è dunque peggiorata rispetto al 2005, quando sulle spiagge appariva la scritta “non balenabile”. La nuova formula impone infatti che in nessun caso per tutto il 2006 la balneazione potrà essere riammessa. A mettere in crisi la balneabilità del lago – come riporta il “Giornale di Brescia” nell’edizione del 5 maggio 2006 – “sono i problemi algali, ma soprattutto l’elevato livello di Ph. L’acqua in poche parole risulta ad elevata alcalinità tanto da superare frequentemente, la scorsa stagione, il livello di 9 stabilito dalla normativa”.

Ciò premesso, il sottoscritto Consigliere provinciale

interroga la Giunta provinciale per sapere

1. quali azioni abbia messo in essere la Provincia autonoma di Trento all’indomani della notifica dell’atto di messa in mora, di interpello e di accesso agli atti redatto dall’avvocato Franco Mellaia per conto del Coordinamento delle Pro Loco del Lago d’Idro;

2. come si presenta lo stato di balneabilità delle spiagge trentine del Lago d’Idro all’apertura della stagione turistica estiva, quali sono i risultati delle più recenti analisi sullo stato delle acque dello stesso lago nei pressi delle spiagge trentine ed in particolare qual è il valore dell’alcalinità delle acque lacustri e se ci sono problemi dovuti alla presenza di alghe;

3. se ci sono novità sul fronte del rinnovo delle concessioni di prelievo delle acque del lago, che andrebbero regolamentate tramite una nuova intesa tra le Province di Trento e Brescia e la Regione Lombardia.

Cons. prov. dott. Roberto Bombarda

 

     

Roberto Bombarda

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